Confirmation vs Justification & Non-Response
When someone wants to give a generative direction to their way of speaking, they have to consider not just how they narrate, but also how they react to the narration of the others. Sometimes affirmations on our personality or uncomfortable questions could make it hard to maintain the purpose of promoting the dialogic identity. Indeed, mainly people deal with these situations using unproductive repertoires. In the following paragraphs will be presented three common ways of dealing with these situations, which can be avoided or managed more productively.
The first way of responding to uncomfortable situations can be through the repertoire of the justification. It means to make a statement about an event or a person to avoid to be accused of something. It has the function of showing that an event cannot be any different than it is. By this statement, the event is maintained as certain and future developments in other senses are prevented. This is why the justification is a maintenance repertoire with an heavy dialogic weight: -0.5 out of -1. A big dangerous consequence of using the justification is when it is referred to persons. Indeed, especially the use of debasing words to justify a person, stick this person in an altered and potentially counterproductive image of themselves.
Another way to answer questions (both comfortable or not) is through the repertoire of the non-response. It happens when a person responds in a way that is not relevant to the question. It means to talk about something completely out of the topic, which does not allow implementing the discursive configuration in any way. The narration, thus, remains interrupted and equal to itself. Therefore, the non-response is a maintenance repertoire with a dialogic weight of-0.5
The last repertoire presented today is the confirmation. To confirm means to validate/support what had just been said with new elements. Since it is dependent on other narrations, it is a hybrid repertoire. Indeed, it can support both or a maintenance repertoire of a generative repertoire and take the characteristics from them. Considering that it tends to confirm and thus to maintain the affirmation, its dialogic weight is a bit more tending to the maintenance repertoires: -0.05.
USEFUL QUESTIONS TO DISTINGUISH BETWEEN CONFIRMATION, JUSTIFICATION AND NON-RESPONSE
- The affirmation answers to the question (justification or confirmation) or not?
- Is the response a "yes"? (confirmation)
- What is said reinforces the concept already expressed? (confirmation)
- Is the other person avoiding of getting accused of something? (justification)
- What had been said is telling that the situation cannot be any different from what it is? (justification)
All the three ways exposed are not promoting the development of the identity on a dialogic plan, but managing them could avoid to affect it. Indeed, trying to describe instead of justifying and to keep silent instead of non-responding could be more productive. Also checking what had been said before consenting can bring a generative narration rather than a maintenance one.
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Conferma vs Giustificazione & Non-Risposta
Quando qualcuno vuole dare una direzione generativa al proprio modo di parlare, deve considerare non solo come racconta, ma anche come reagisce alla narrazione degli altri. A volte le affermazioni sulla nostra personalità o le domande scomode possono rendere difficile mantenere lo scopo di promuovere l'identità dialogica. In effetti, generalmente le persone affrontano queste situazioni utilizzando repertori discorsivi improduttivi. Nei paragrafi che seguono saranno presentati tre modi comuni di affrontare queste situazioni, che possono essere evitati o gestiti in modo più produttivo.
Il primo modo per rispondere a situazioni scomode può essere il repertorio della giustificazione. Significa fare una dichiarazione su un evento o su una persona per evitare di essere accusati di qualcosa. Ha la funzione di dimostrare che un evento non può essere diverso da quello che è. Con questa affermazione, l'evento e i suoi sviluppi futuri vengono mantenuti come certi e immutabili; futuri sviluppi in altri sensi, invece, sono prevenuti. Per questo motivo la giustificazione è un repertorio di mantenimento con un pesante peso dialogico: -0,5 su -1. Una conseguenza pericolosa dell'uso della giustificazione è quando viene riferita alle persone. Infatti, soprattutto l'uso di parole svilenti per giustificare una persona, incastra questa persona in un'immagine alterata e potenzialmente controproducente di se stessa.
Un altro modo per rispondere alle domande (comode o meno) è attraverso il repertorio della non risposta. Succede quando una persona risponde in un modo che non è pertinente alla domanda. Significa parlare di qualcosa di completamente estraneo all'argomento, il che non permette di implementare in alcun modo la configurazione discorsiva. La narrazione, quindi, rimane interrotta e uguale a se stessa. Pertanto, la non risposta è un repertorio di mantenimento e con un peso dialogico di -0,5
L'ultimo repertorio presentato oggi è la conferma. Confermare significa convalidare/supportare quanto appena detto con nuovi elementi. Poiché dipende da altre narrazioni, è un repertorio ibrido. Infatti, può supportare entrambi o un repertorio di mantenimento di un repertorio generativo e trarne le caratteristiche. Considerando che tende a confermare e quindi a mantenere l'affermazione, il suo peso dialogico è un po' più tendente ai repertori di mantenimento: -0.05.
Il primo modo per rispondere a situazioni scomode può essere il repertorio della giustificazione. Significa fare una dichiarazione su un evento o su una persona per evitare di essere accusati di qualcosa. Ha la funzione di dimostrare che un evento non può essere diverso da quello che è. Con questa affermazione, l'evento e i suoi sviluppi futuri vengono mantenuti come certi e immutabili; futuri sviluppi in altri sensi, invece, sono prevenuti. Per questo motivo la giustificazione è un repertorio di mantenimento con un pesante peso dialogico: -0,5 su -1. Una conseguenza pericolosa dell'uso della giustificazione è quando viene riferita alle persone. Infatti, soprattutto l'uso di parole svilenti per giustificare una persona, incastra questa persona in un'immagine alterata e potenzialmente controproducente di se stessa.
Un altro modo per rispondere alle domande (comode o meno) è attraverso il repertorio della non risposta. Succede quando una persona risponde in un modo che non è pertinente alla domanda. Significa parlare di qualcosa di completamente estraneo all'argomento, il che non permette di implementare in alcun modo la configurazione discorsiva. La narrazione, quindi, rimane interrotta e uguale a se stessa. Pertanto, la non risposta è un repertorio di mantenimento e con un peso dialogico di -0,5
L'ultimo repertorio presentato oggi è la conferma. Confermare significa convalidare/supportare quanto appena detto con nuovi elementi. Poiché dipende da altre narrazioni, è un repertorio ibrido. Infatti, può supportare entrambi o un repertorio di mantenimento di un repertorio generativo e trarne le caratteristiche. Considerando che tende a confermare e quindi a mantenere l'affermazione, il suo peso dialogico è un po' più tendente ai repertori di mantenimento: -0.05.
DOMANDE UTILI PER DISTINGUERE TRA CONFERMA, GIUSTIFICAZIONE E NON RISPOSTA
- L'affermazione risponde alla domanda (giustificazione o conferma) o no?
- La risposta è un "sì"? (conferma)
- Cosa si dice, rafforza il concetto già espresso? (conferma)
- L'altra persona sta evitando di essere accusata di qualcosa? (giustificazione)
- Quello che è stato detto consiste nel dire che la situazione non può essere diversa da quella che è? (giustificazione)
Tutte e tre le vie esposte non promuovono lo sviluppo dell'identità su un piano dialogico, ma la loro gestione potrebbe evitare di influenzarla. Infatti, cercare di descrivere invece di giustificare e di tacere invece di non rispondere potrebbe essere più produttivo. Anche verificare ciò che è stato detto prima del consenso può portare una narrazione generativa piuttosto che di mantenimento.
- L'affermazione risponde alla domanda (giustificazione o conferma) o no?
- La risposta è un "sì"? (conferma)
- Cosa si dice, rafforza il concetto già espresso? (conferma)
- L'altra persona sta evitando di essere accusata di qualcosa? (giustificazione)
- Quello che è stato detto consiste nel dire che la situazione non può essere diversa da quella che è? (giustificazione)
Tutte e tre le vie esposte non promuovono lo sviluppo dell'identità su un piano dialogico, ma la loro gestione potrebbe evitare di influenzarla. Infatti, cercare di descrivere invece di giustificare e di tacere invece di non rispondere potrebbe essere più produttivo. Anche verificare ciò che è stato detto prima del consenso può portare una narrazione generativa piuttosto che di mantenimento.
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REFERENCES
Turchi G. P. Glossario dei Repertori discorsivi