Powerful adolescents

To grow up a free adult it's necessary to start working from the first days of life of the child. The first step is to satisfy their needs, and it's followed by a progressive education in making decision and in surprise. However, this last part of the approach becomes more complicated when the child becomes an adolescent

Adolescence is the period of life that comes before adulthood and that is often stereotyped as a moment of confusion, in which the individual acts without control in every dimension. Trying to go furtherer this description and really understand this phase of life, it's relevant to study the physical and neuronal development of an adolescent. Considering brain development had been shown that at the age of 11-14 years a person reaches the peak of cerebral volume, but anyhow, without the solidity of an adult cerebrum. In order to reinforce neuronal walls through myelin production, it's required time: about 5-7 years during whiches a person shores up and repeats thoughts, experiences or concepts. At each of these mental processes, indeed, corresponds a specific neuronal synapsis and the more it is used, the more the neurons reinforce this connection by producing myelin. Nevertheless, the thoughts a person makes during their life are not always the same and they change exactly during adolescence for two reasons. The first one is related to physical development, which by the growth and the empowerment of muscles opens the doors of new experiences to the individual: what the body didn't allow before, now becomes possible, up to the point to challenge adults. Moreover, the sexual maturation process produces new hormones and this has an effect on thoughts.
The second reason related to the change of neuronal connection deals with the temporary weakness of neuronal walls, that could be affected by the resonance of proximal synapses and change structure and connections. This is what happens in an adolescent and it's the reason why they ask for new experiences, challenges (also with adults), strong emotions, ecc.

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Adolescenti potenti
 
Per crescere un adulto libero si deve lavorare fin dai primi mesi, passando dal rispondere ai suoi bisogni a educarlo gradualmente alla scelta e alla meraviglia. C'è un momento, però, in cui questo sistema diventa più complicato da attuare, un momento che terrorizza la maggior part dei genitori e che si chiama "adolescenza".

L'adolescenza è quella fase della vita che precede l'età adulta (o giovanile) e che viene spesso definita come una confusione totale, in cui un ragazzo/ragazza agisce senza controllo in tutte le direzioni. Cercando di capire perché un adolescente si comporta così, bisogna studiarne lo sviluppo fisico e cerebrale. Partendo da quest'ultimo, i dati confermano che verso gli 11-14 anni (variabile personale) un ragazzo raggiunge il massimo del suo volume cerebrale, il quale però non è ancora solido come quello dell'adulto. Per raggiungere la solidità, ovvero il rinforzo delle pareti neuronali attraverso la produzione di mielina, serve del tempo: circa 5-7 anni in cui una persona consolida e ripercorre mentalmente idee, esperienze o concetti; ad ogni concetto, infatti, corrisponde una determinata connessione neuronale e più la si ripercorre, più i neuroni coinvolti richiedono mielina e più si solidifica. Se fossero sempre i soliti percorsi dell'infanzia, il processo di solidificazione sarebbe facile, ripetitivo, ma due variabili complicano la situazione. Il primo è lo sviluppo fisico, il quale apre la possibilità a nuove esperienze e comparazioni: ciò che prima il corpo non permetteva, ora lo permette e ciò consente anche di misurarsi (sfidare) gli adulti. Non solo, il corpo produce anche ormoni e nuovi oggetti di pensiero mai esplorati prima, come la sessualità. Dall'altra parte si aggiungono nuovi pensieri causati dalla risonanza: dal momento che le pareti neuronali non sono solide, un movimento di una parete vicina può destabilizzarle, modificarle e creare nuove conessioni. Questo è ciò che accade in un adolescente e che causa la ricerca di nuove esperienze, la sfida con l'aduto, le emozioni forti, ecc.

Aiutarlo a svilupparsi come una persona libera può non essere facile, dunque, vista la grande imprevedibilità dei suoi comportamenti e il rischio di consolidare meccanismi pericolosi, ma adottare l'ottica dialogica è un'ottima soluzione sia per gli educatori/genitori che per il ragazzo/ragazza. Prima di tutto perché l'approccio dialogico spinge gli educatori ad accettare tutto ciò che viene dall'adolescente: se si sanno i motivi della sua fragilità, infatti, che senso ha arrabbiarsi? In secondo luogo perché l'approccio dialogico permette di rispettare tutte le fasi della crescita dell'adolescente, incentivandolo a diventare chi desidera.
L'obiettivo è sempre quello di cercare di spostare le sue narrazioni in ottica generativa, ovvero incentivarlo a scegliere i suoi obiettivi, osservare con neutralità il contesto e valutare in base a questo la migliore strategia per arrivare dove vuole. La transizione viene promossa interessandosi alla vita dell'adolescente e rispettando le sue scelte, essendo costanti, empatici e d'esempio. L'unico limite è quello legato al principio morale della libertà: scoglio contro cui una persona deve scontrarsi per agire poi nel rispetto di tutti nella sua vita. Nel trasmettere questo un educatore deve, quando c'è il rischio che l'adolescente agisca contro la libertà altrui, spiegare logicamente perché c'è il limite e mantenersi fermo sul non oltrepassarlo e su eventuali conseguenze a cui il ragazzo/ragazza va incontro. Dall'altro lato, un'occasione preziosa che si ha con l'adolescente è incentivarlo alla metacognizione, ovvero riflettere sulle sue modalità di pensiero, perché in quest'età si sviluppa la capacità di farlo ed è una grande abilità da riutilizzare in età adulta, perché è quella che permette di uscire da qualsiasi loop di pensieri e scegliere con più lucidità.

Tale approccio permette di consolidare un pensiero generativo nell'adolescente, oliando meccanismi neuronali che gli saranno sempre utili e pro-duttivi nella vita futura. Non solo, trasformerà gradualmente il legame con l'adulto da dipendenza a rispetto: passaggio necessario per diventare davvero adulti. Le tre parole magiche sono: pazienza, guida e metodo.