Judgement vs Evaluation
Looking at a situation to identify which are the advantages rather than the disadvantages, or looking at the qualities and flaws of a person is a natural action that also animals do. It is an archaic mechanism aimed to recognize dangerous situations or members of a group in order to protect the species (Abdai J., Miklòsi A, 2016). The quality of this natural analysis, however, is not always high. Indeed, studies on humans' criteria to evaluate situations or persons, pointed out that some of them of humans provoke a biased perception (Chavez, Heatherton, Wagner, 2017).
The criteria used to analyze a situation can be objective or personal (Turchi). The objective criteria relate to something that is observable and shearable by everyone, whereas the personal criteria are criteria formed from memories or believe that are proper of just one person (Turchi). It had been proved that when a person deals with situations close to their personal experience, she tends to report a distorted version of reality. In particular, she doesn't report features that other people with no related memories report (Chavez, Heatherton, Wagner, 2017). This happens also in the evaluation of people: when someone has to point out the qualities of herself or of a friend, tends to see herself/the friend as more capable than they are. On the other side, if she has to describe someone who has a treat that reminds her about someone unliked, she tends to highlight his lacks (or unexistent lacks) rather than the qualities (Chavez, Heatherton, Wagner, 2017).
The process of analyzing situations or people through objective criteria, contrarily, doesn't give a distortion of the reality, but a neutral and faithful description. This process is called evaluation, while the process of analyzing something or someone through personal criteria is called judgement.
Both Evaluation and Judgment are expressed through words, that's why they're both dialogical repertoires. Judgment is a strong maintenance repertoire, that really changes the perception of the situation. In fact, it has the highest maintenance dialogical wight after reality statement: -0.60. On the other side, evaluation is a hybrid repertoire with a little tendency toward generative repertoires: its dialogic weight is of + 0.10. Therefore, its impact on the narration can be really positive just if it is accompanied by a generative repertoire such as the orientation to an objective.
In the following picture it is explained how to recognize the two repertoires:
USEFUL QUESTIONS TO DISTINGUISH BETWEEN JUDGMENT AND EVALUATION:
The self-fulfilling prophecy
- Which is the rule on which this affirmation is based? Does it have scientific evidence (evaluation) or is it a personal opinion (judgement)?
- The affirmation is made from a personal experience/belief (judgement) or could be made also by a third person not involved in the situation (evaluation)?
- In the affirmation, are the advantages/disadvantages or qualities/flaws mirroring the situation/skill (evaluation) or strongly modifying them (judgement)?
- From the affirmation will be the interlocutor brought to judge more (judgement) or can he make others considerations (evaluation)?
The self-fulfilling prophecy
The self-fulfilling prophecy is the socio-psychological
phenomenon of someone judging how another person will behave and that will make this judgement to become true because her behaviours align to fulfil those beliefs. It is a phenomenon that points out the great impact that judgment has on the dialogical identity. Judging changes totally the attitudes of people: both the ones judging and the ones judged.
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Giudizio vs Valutazione
Guardare ad una situazione per identificare quali sono i vantaggi piuttosto che gli svantaggi, o guardare le qualità e i difetti di una persona è un'azione naturale che anche gli animali fanno. È un meccanismo arcaico che mira a riconoscere le situazioni di pericolo o i membri di un gruppo per proteggere la specie (Abdai J., Miklòsi A, 2016). La qualità di questa analisi naturale, tuttavia, non è sempre elevata. Infatti, gli studi sui criteri degli esseri umani per valutare situazioni o persone, hanno evidenziato che alcuni di essi provocano una percezione distorta (Chavez, Heatherton, Wagner, 2017).I criteri utilizzati per analizzare una situazione possono essere oggettivi o personali (Turchi). I criteri oggettivi si riferiscono a qualcosa che è osservabile e tangibile da tutti, mentre i criteri personali sono criteri provenienti dai ricordi o che si ritiene siano propri di una sola persona (Turchi). È stato dimostrato che quando una persona affronta situazioni vicine alla sua esperienza personale, tende a riportare una versione distorta della realtà. In particolare, non riporta caratteristiche che altre persone senza memorie collegate riportano (Chavez, Heatherton, Wagner, 2017). Questo accade anche nella valutazione delle persone: quando qualcuno deve indicare le qualità di se stesso o di un amico, tende a vedere se stesso/ l'amico come più capace di quanto non sia in realtà. D'altra parte, se deve descrivere qualcuno che ha un elemento che le ricorda qualcuno che non le piace, tende a mettere in evidenza le sue mancanze (o mancanze inesistenti) piuttosto che le qualità. (Chavez, Heatherton, Wagner, 2017).
Il processo di analisi delle situazioni o delle persone attraverso criteri oggettivi, al contrario, non dà una distorsione della realtà, ma una descrizione neutrale e fedele. Questo processo si chiama valutazione, mentre il processo di analizzare qualcosa o qualcuno attraverso criteri personali si chiama giudizio.
Sia la Valutazione che il Giudizio si esprimono attraverso le parole, per questo sono entrambi repertori discorsivi. Il giudizio è un repertorio di mantenimento forte, il quale cambia realmente la percezione della situazione. Infatti, ha il più alto peso dialogico di mantenimento dopo il sancire la realtà: -0,60. D'altra parte, la valutazione è un repertorio ibrido con una piccola tendenza verso i repertori generativi: il suo peso dialogico è di + 0,10. Pertanto, il suo impatto sulla narrazione può essere davvero positivo solo se accompagnato da un repertorio generativo come l'orientamento verso un obiettivo.
Nella figura seguente viene spiegato come riconoscere i due repertori:
DOMANDE UTILI PER DISTINGUERE TRA GIUDIZIO E VALUTAZIONE:
- Qual è la regola su cui si basa questa affermazione? Ha un'evidenza scientifica (valutazione) o è un'opinione personale (giudizio)?
- L'affermazione è fatta da un'esperienza/credenza personale (giudizio) o potrebbe essere fatta anche da una terza persona non coinvolta nella situazione (valutazione)?
- Nell'affermazione, i vantaggi/svantaggi o le qualità/divergenze rispecchiano la situazione/abilità (valutazione) o li modificano fortemente (giudizio)?
- Dall'affermazione sarà l'interlocutore portato a giudicare di più (giudizio) o può fare altre considerazioni (valutazione)?
La profezia che si autoavvera
La profezia che si autoavvera è il fenomeno socio-psicologico per cui una persona che giudica come si comporterà un'altra persona porterà il suo giudizio a verificersi perché i suoi comportamenti si allineano per realizzare quel giudizio. È un fenomeno che evidenzia il grande impatto che il giudizio ha sull'identità dialogica. Il giudizio cambia totalmente gli atteggiamenti delle persone: sia di quelli che giudicano che di quelli che giudicano.
La profezia che si autoavvera è il fenomeno socio-psicologico per cui una persona che giudica come si comporterà un'altra persona porterà il suo giudizio a verificersi perché i suoi comportamenti si allineano per realizzare quel giudizio. È un fenomeno che evidenzia il grande impatto che il giudizio ha sull'identità dialogica. Il giudizio cambia totalmente gli atteggiamenti delle persone: sia di quelli che giudicano che di quelli che giudicano.
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REFERENCES
Abdai J., Miklòsi A, (2016). The origins of social evaluation, social eavesdropping, reputation formation, image scoring or what you will. Frontiers in Psychology
Chavez R. S., Heatherton T. F., Wagner D. D., (2017). Neural Population Decoding Reveals the Intrinsic Positivity of the Self. Oxford Press
Turchi G. P. Glossario dei Repertori discorsivi