Narration break

During life, every person builds his/her identity and maintains it through words, but some unexpected events can change radically the entire self-perception. These events are called "narration breaks" and can be both destructive or generative for life. In the following paragraphs will be explained how they work and which is the best way to deal with them.

The theory of dialogical identity (Turchi, 2006, 2017) asserts that someone's identity is made by all the narrations made about him/her. These narrations develop over time in the narrative flow. The flow has normally a homogeneous course because its trend is to keep the internal coherence. Indeed, people, keep using basically always the same dialogic repertoires (Turchi, 2014). This is a way of expression of the accommodation process, that is a human functioning of adapting own schemas to all the situations (Piaget, 1969). However, if something unusual happens it can drastically change the narrative flow. These events normally involve all the aspects of life (Bert, 2002) and mean a narration break when they bring people saying something unexpected (Kokanovic R., Stone M., 2018). They go out of their usual repertoires, using repertoires they have quite never used

This is the case especially of the communication of disease. In fact, a physically healthy person who discovers to have an illness assists to the entrance in his/her narration of something that wasn't contemplated before. This changes completely the perception of own life (Bert, 2002; Kokanovic R., Stone M., 2018). What humans tend to do is to regain a narrative coherence, so the reactions to the narration break can be: rejection (going back to the ancient narration, pretending that nothing happened) creation of coherence between old narration and new narration and generation of a complete new narration (Strain, 1979).

When there is the desire of working on the narration, there is the possibility both of promoting and not people's health. This depends all on the dialogic repertoires the person uses to accommodate her/his narration flow (Turchi, 2007). If there is the effort of using generative repertoires, the narration break will be overpassed with an improvement of health. Otherwise, the use of maintenance repertoires will even make it worse the perception of health (Turchi, 2007; 2016).

In this process, professional educators can help in promoting health (ANEP, 2015). As sanitary professionals, indeed, they have the duty of helping in the situations of narration break. The most direct approach can be through narrative medicine: using strategies to make the patient talk (Bert, 2002). The activities can be of different kinds (flashcards, diary, report, etc), but the aim is just one: to bring patients to use generative repertoires and so promote their health and the best narration of themselves.

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Interruzione della narrazione

Nel corso della vita ogni persona costruisce la propria identità e la mantiene attraverso le parole, ma alcuni eventi inaspettati possono cambiare radicalmente l'intera percezione di sé. Questi eventi sono chiamati "interruzioni della narrazione" e possono essere sia distruttivi che generativi per la vita. Nei paragrafi seguenti verrà spiegato come funzionano e quale è il modo migliore per affrontarli.

La teoria dell'identità dialogica (Turchi, 2006, 2017) asserisce che l'identità di qualcuno è il prodotto di tutte le narrazioni fatte su di lui/lei. Queste narrazioni si sviluppano nel tempo in un flusso narrativo. Il flusso ha normalmente un andamento omogeneo, perché la sua tendenza è quella di mantenere la coerenza interna. Le persone, infatti, continuano ad utilizzare fondamentalmente sempre gli stessi repertori discorsivi (Turchi, 2014). Questo è un modo in cui si esprime il processo di accomodamento, cioè il funzionamento umano di adattare i propri schemi a tutte le situazioni (Piaget, 1969). Tuttavia, se accade qualcosa di insolito, ciò può cambiare drasticamente il flusso narrativo. Questi eventi normalmente coinvolgono tutti gli aspetti della vita (Bert, 2002) e implicano un'interruzione della narrazione nel momento in cui portano le persone a dire qualcosa di inaspettato (Kokanovic R., Stone M., 2018). In pratica quando una persona esce dal proprio repertorio abituale, utilizzando repertori che non ha mai usato.

Questo è il caso soprattutto della comunicazione della malattia. Infatti, una persona fisicamente sana che scopre di avere una malattia assiste all'ingresso nella sua narrazione di qualcosa che prima non aveva contemplato. Questo cambia completamente la percezione della propria vita (Bert, 2002; Kokanovic R., Stone M., 2018). Ciò che gli esseri umani tendono a fare è ritrovare una coerenza narrativa. Le reazioni alla rottura della narrazione possono essere: rifiuto (tornare alla narrazione antica, far finta che non sia successo nulla) creazione di coerenza tra la vecchia narrazione e la nuova narrazione e generazione di una narrazione completamente nuova (Strain, 1979).

Quando c'è il desiderio di lavorare sulla narrazione, c'è la possibilità di promuovere o non la salute delle persone. Tutto ciò dipende dai repertori discorsivi che la persona utilizza per accogliere il suo flusso narrativo (Turchi, 2007). Se c'è lo sforzo di utilizzare i repertori generativi, la pausa della narrazione sarà superata con un miglioramento della salute. In caso contrario, l'uso di repertori di mantenimento peggiorerà ulteriormente la percezione della salute (Turchi, 2007; 2016).

In questo processo, gli educatori professionali possono aiutare a promuovere la salute (ANEP, 2015). Come professionisti sanitari, infatti, hanno il dovere di aiutare nelle situazioni di pausa della narrazione. L'approccio più diretto può essere quello della medicina narrativa: utilizzare strategie per far parlare il paziente (Bert, 2002). Le attività possono essere di vario tipo (flashcard, diario, reportage, ecc.), ma l'obiettivo è uno solo: portare i pazienti a utilizzare i repertori generativi e promuovere così la loro salute e la migliore narrazione di sé.

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REFERENCES

Associazione Nazionale Educatori Professionali - ANEP, (2015). Codice deontologico dell'educatore Professionale
 
Bert G. (2002). Medicina narrativa e sistemi umani: dar voce all’incertezza

Kokanovic R., Stone M., (2018). Listening to what cannot be said: Broken narratives and the lived body. Sage

Piaget J. (1969). Dal bambino all'adolescente. La costruzione del pensiero. La Nuova Italia, Firenze

Turchi G.P., (2016). Manuale critico di Psicologia Clinica. Prolegomeni allo studio della Psicologia Clinica per la Salute. Lezioni di e su la Psicologia Clinica per la Salute. EdiSES, Napoli

Turchi G.P., Vendramini A., (2016). De Rerum Salute. Teoria e prassi per un’architettura dei servizi generativa di salute. EdiSES, Napoli

Turchi G.P., Perno A., (2009). Modello medico e psicopatologia come interrogativo. UPSEL Domeneghini Editore, Padova

Turchi G.P., Della Torre C., (2007). Psicologia della salute. Dal modello bio-psico–sociale al modello dialogico. Armando Editore, Roma

Strain J. J. (1979). Reaction to chronic medical illness. Psychiatric quarierly, vol 5I